Giochi e Curiosità: Metz, i colori della Cattedrale.

La Cattedrale di St. Etienne risale alla prima metà del XIII secolo. La prima cosa che notiamo sono le tantissime candele votive, tutte colorate, sparse in modo disordinato intorno agli altari.

In effetti tutto l’interno è soffuso di una luce colorata, che però non proviene dalle candele, ma è filtrata da 6.500 m² di superficie vetrata, la più grande vetreria gotica d’Europa. Non tutte queste bellissime vetrate colorate però sono di epoca medievale. Alcune sono state dipinte molti secoli dopo la costruzione della cattedrale, dal celebre artista Marc Chagall. Sarà un po’ perché è un’autore che amo, ma soprattutto perché le sue immagini sognanti sono l’ideale per parlare di arte con i bambini, la nostra caccia oggi punta a scovare le finestre più naïf di Saint Etienne.

Le immagini sono riprese dalle storie dell’Antico e Nuovo Testamento e riprodotte con una tecnica antica. Per raggiungere il risultato straordinario che abbiamo di fronte agli occhi, venne recuperata la tradizione medievale del vetro placcato, che sovrappone al vetro incolore o a quello colorato una lastra dello stesso colore o di un tono differente per ottenere una gamma cromatica infinitamente vasta. Chagall potè così lavorare come con una tavolozza, adattando liberamente il colore dei vetri alla sua creatività. Fra le tante meravigliose vetrate medievali sarà facile individuare le vetrate dell’artista, poste fra le finestre che circondano l’abside.

Simona Gelardi

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