Giochi e Curiosità: Brescia, il Mostasù dèle Cosére.

Il Mostasù dèle Cosére è un faccione senza naso, un antico rilievo murato all’angolo tra corso Goffredo Mameli e contrada delle Cossere.

Qualcuno dice che sia il re dei Goti Teodorico o forse un antico ornamento di epoca romana finito chissà come incastrato qui, ma in realtà nessuno sa di cosa si tratti o chi rappresenti realmente e probabilmente proprio per via di questa incertezza intorno a questa statua sono fiorite moltissime leggende.

Si narra che nel 1331 l’imperatore Arrigo VII assediò la città per quattro mesi, prima di riuscire ad espugnarla. Arrabbiatissimo per la tenace resistenza che gli era stata opposta, avrebbe giurato di distruggere le mura e trucidare tutti i bresciani che l’avevano combattuto.

Ma quando entrò in città non trovò nessuno ad attenerlo, i cittadini erano fuggiti o comunque erano tutti ben nascosti. Così il furioso Arrigo dovette accontentarsi di scaricare la propria ira mozzando il naso a tutto ciò che di più simile agli esseri umani era rimasto in città…le statue!

Il Mostasù è anche una delle cosiddette “statue parlanti”, ossia uno di quei punti della città dove, come nell’antica usanza romana, venivano affissi messaggi anonimi, di solito con critiche o componimenti satirici contro i governanti. A partire dal Medioevo la gente di Brescia utilizzò proprio il Mostasù come portavoce di malumori e lagnanze per tutto ciò che non andava bene in città.

Simona Gelardi

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