Il Portogallo che vediamo oggi è il risultato di una felice fusione di popoli e tradizioni, poichè qui sono passate mille culture fra fenici, greci, cartaginesi, romani, svevi, vandali e chi più ne ha più ne metta. Ma la sua nascita come nazione ha origine dalla ferma volontà di indipendenza di un cavaliere ambizioso, Afonso Henriques, che qui è conosciuto anche come o Conquistador.
Alfonso era il figlio del conte di Guimarães, in un periodo in cui la città altro non era che la capitale della contea di Portucale, alle dirette dipendenze del Regno di Leon e Castiglia, un’antica Spagna anche lei ancora in divenire.
Alla morte del conte, la madre, supportata dagli spagnoli, rivendicò per sè il potere.
Ma non aveva tenuto conto dello spirito rivoluzionario del giovanissimo Alfonso, appena diciottenne.
A capo di un’agguerrito gruppo di cavalieri portoghesi, Alfonso prima sbaragliò i soldati della madre e poi si mise a combattere anche contro gli Arabi che ancora occupavano le zone più a sud.
Le battaglie ovviamente furono tante e la storia molto ma molto più complicata di così.
Fatto sta che ad un certo punto Alfonso dichiarò di essere il Re del Portogallo.
Da quel momento il suo acerrimo nemico, il re di Leon e Castiglia, riconobbe onore all’intraprendenza del giovane (ma molto probabilmente era anche parecchio spaventato dalla violenza con cui erano stati respinti i mori…) e da quel momento non annoverò più il territorio del Portogallo tra i suoi possedimenti.
Il 1143 fu l’ anno in cui Afonso Henriques decretò, a Guimarães, l’indipendenza dal Regno di Leon e Castiglia, divenendo ufficialmente il primo Re del Portogallo.
