Giochi e Curiosità: il Castello di Melfi.

Il Castello normanno di Melfi è imponente e molto suggestivo, con le sue dieci torri e aggrappato alla roccia.

Le sue stanze poi hanno fatto da sfondo a tante storie e hanno ospitato soldati sanguinari, dotti studiosi e dame innamorate…

Fra le sue mura si rifugiarono i pochi melfitani che nel 1528 riuscirono a sopravvivere al terrificante assedio francese, ricordato ancora oggi in paese con le rievocazioni della cosiddetta “Pasqua di Sangue”. Le cronache dell’epoca narrano che i cittadini combatterono con valore ma forse, proprio per le forti perdite subite, i francesi misero duramente a sacco la città “amazzando tutti che trovorono, fanti, homeni et done, fin i putti …”. In queste stanze furono stilate le pagine delle “Costituzioni Melfitane” una raccolta di leggi, esempio della enorme cultura di Federico II, ed in queste stesse stanze si narra che l’imperatore incontrò il vero amore: Bianca Lancia.

Come in ogni bella storia d’amore, Bianca era ovviamente bellissima e giovanissima, ed in effetti aveva appena 15 anni. L’imperatore ne era follemente innamorato, a tal punto che, in preda ad una furiosa gelosia, arrivò addirittura a tenerla rinchiusa durante tutta la gravidanza del loro figlio Manfredi…fortunatamente alla nascita la somiglianza del figlio al padre fu inequivocabile!

Infine, lasciando Melfi, aguzzate la vista verso la torre ovest, detta “baluardo del lione”. La sua sporgenza a forma di nido sarebbe, secondo la leggenda, il nido dell’aquila imperiale, un riferimento nientemeno che al nostro onnipresente imperatore Federico II di Svevia!

Simona Gelardi

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