La storia di Brescia è molto antica, con insediamenti ancora precedenti all’epoca romana, ma prima della metà dell’Ottocento in città erano visibili ben pochi resti dell’antico splendore.
Quella che oggi è la splendida Piazza del Foro si chiamava Piazza Carducci ed era una vivace piazzetta dove si poteva sedersi a bere un bicchiere di vino in un “trani”, così erano chiamate le trattorie, per via della provenienza del vino che vi si vendeva. Proprio da qui inizia la leggenda.
Erano i primi dell’Ottocento quando un gruppo di studiosi, appassionati alle nuove scoperte archeologiche che fiorivano in questo periodo, si ritrovava a parlarne ai tavolini di una di queste trattorie. Si trattava di un tavolino particolare, che ovviamente aveva attirato la loro attenzione, un antico capitello corinzio.
Fra le chiacchiere un giorno fecero una scommessa: chissà se per davvero sotto la colonna si nasconde un tempio intero?
Ed infatti nel 1823 vennero alla luce i resti del tempio, che negli anni era rimasto seppellito dalle frane e dai detriti caduti dal sovrastante colle Cidnéo.
Il capitello della colonna bianca (alla sinistra di chi guarda il tempio capitolino) per secoli era stato l’unica parte che affiorava dal terreno, ed altro non era che il famoso tavolino!