Friburgo si è rivelata una città meravigliosa, una di quelle dove viene da dire che ci vorresti vivere.
Di tutti i luoghi visti durante la nostra deliziosa passeggiata però, io mi sono innamorata in particolare della piazza della Cattedrale. Sarà forse che oggi c’era il mercato, con i suoi mille banchi colorati e profumati e la vita festosa fatta di compere e chiacchiere, sarà che ci siamo rimpinzati di mirtilli, lamponi e ribes comprati direttamente al banco del contadino e poi d’altronde proprio qui, oggi abbiamo mangiato il primo würstel del viaggio!
Così, mentre gli sportivi della famiglia tentano di smaltire l’immane carico calorico del pranzo arrampicandosi sulla torre della Cattedrale per godersi il panorama sulla città, io invece, ben sfaticata, mi fermo sotto alla basilica ad osservare il via vai del mercato sbocconcellando il mio pranzo.
Girello intorno alla Cattedrale e osservo i gargoyle e le decorazioni, a caccia di una delle tante curiosità di cui ho letto nelle guide.
Ce ne sono due che, anche se si trovano sulla chiesa, non hanno niente a che vedere con lo spirito religioso del luogo, e soprattutto per una voglio verificare con i miei occhi.
La prima si trova proprio sulla facciata dell’edificio: ci sono degli ovali incisi che rappresentano le varie misure dei pani venduti nell’antistante mercato. Un po’ un classico degli edifici affacciati sulle piazze di vendita, un valido aiuto agli avventori, per difendersi dalle truffe in modo semplice, confrontando l’acquisto fatto con il campione rappresentato: a volte si trovano misure astratte come il “braccio” altre volte, come qui, si va sul concreto e mangereccio, rappresentando questa sorta di grandi panini da hot dog!
La seconda curiosità invece scade un po’ su di un argomento licenzioso: sul lato destro dell’edificio, fra i tanti mostruosi gargoyle che ne decorano le gronde, ce n’è uno che, invece di spiovere dalla bocca, lo fa sfacciatamente dal di dietro…
Si narra che gli amministratori del Comune di Friburgo, che avevano in carico di seguire i lavori infiniti della Cattedrale (durarono oltre 300 anni…) volessero accelerare il lavoro degli scalpellini ma, non avendo soldi per pagare qualcosa in più, decisero di introdurre multe e frustate per coloro che fossero stati giudicati troppo lenti. Ovviamente i lavoratori non ne furono affatto contenti e così qualcuno decise di mettere in atto una piccola vendetta, scolpendo la famosa statua che, col sedere all’insù, spruzza proprio in direzione del palazzo comunale.