Il colonnato del tempio dorico di Metaponto è meraviglioso e ben conservato, un’ottima occasione per parlare di antica Grecia con i bambini, ma secondo me la storia più curiosa legata a questo luogo con la Grecia non c’entra proprio niente...
Mi è sembrato tanto curioso che questi resti, che per noi sono evidentemente ciò che rimane di un tempio antico, nel parlato locale si chiamino Tavole Palatine. Così, curiosando qua e là ho scoperto una simpatica storia.
Il nome “tavole” deriva dalla fantasia popolare, che immaginava queste enormi colonne come…degli altissimi tavolini (mensae) per avventori giganti.
Per capire bisogna fare un passo indietro, poco prima dell’Anno Mille, un periodo travagliato in cui il sud Italia era costantemente sotto attacco da parte dei saraceni, che ormai dominavano tutta la Sicilia. Ottone II, Imperatore del Sacro Romano Impero, insieme ai suoi fedelissimi cavalieri, i Paladini, decise di discendere in Italia e scacciare una volta per tutte il nemico. Trovò l’aiuto dei Longobardi, che regnavano su parte del sud e ovviamente ebbe la benedizione del Papa. Ma non trovò d’accordo i Bizantini, che allora regnavano su Puglia, Calabria e Basilicata. Ci furono scontri sanguinosi e lunghissimi assedi.
A rimetterci, come sempre furono i cittadini, terrorizzati da questi cavalieri spietati nascosti sotto enormi armature e in sella a giganteschi cavalli.
Per l’appunto Ottone II aveva stabilito l’accampamento principale proprio nelle campagne di Metaponto, qui dove ora si ergono chiare le colonne del tempio, che però allora erano di sicuro parzialmente interrate. Così, vuoi un po’ per ignoranza e un po’ per paura, i cavalieri palatini divennero giganti cattivi e le colonne con i loro capitelli si trasformarono in…tavole!