L’Università di Salamanca è la più antica di Spagna.
Nel corso dei secoli le sue stanze hanno fatto da cornice ai discorsi di accademici illuminati (e anche no) e a famose discussioni fra i dotti dell’epoca.
Fu qui di fronte agli esperti del Consiglio Universitario che nel 1486 venne discussa la fattibilità del progetto di Cristoforo Colombo. In quel caso i dottori si mostrarono scettici verso un progetto del tutto nuovo che contraddiceva molte delle idee del periodo, tutte fondate sui testi delle sacre scritture, ma soprattutto che si basava su calcoli geografici spregiudicati e presentati da uno straniero sconosciuto e senza formazione accademica. Fortunatamente per tutti, in barba alla scienza un po’ zoppicante dell’epoca, intervenne l’intuito di una donna, Isabella di Castiglia, che volle dare un’impensata fiducia al nostro navigatore.
Le stanze dell’università sono state, e sono ancora oggi, un crocevia continuo di studenti, famosi e non, provenienti da tutto il mondo. Ed ogni studente che viene a studiare qui, se vuole avere certezza di una buona riuscita, deve cimentarsi nel gioco della “ranita”.
La leggenda vuole che ogni studente che riesca, senza alcun aiuto, ad individuare la rana scolpita in quell’inestricabile insieme di bellissime sculture sulla facciata dell’università, riuscirà a laurearsi in tempo e ad avere successo nella vita. Provare per credere, anche sapendo dove si trova è talmente piccolina e così ben mimetizzata che è davvero difficilissimo vederla…
Sfida accettata?