Giochi e curiosità: Grecia, Il mare blu e il viaggio di Ulisse.

Ulisse era un re forte e coraggioso ma soprattutto era un re molto curioso.

Viveva qui in Grecia, sull’isola di Itaca con la sua dolcissima moglie Penelope e il suo bimbo, Telemaco.

Un giorno purtroppo dovette partire per andare lontano lontano, a combattere una guerra molto lunga contro la città di Troia. Ulisse era dispiaciuto di dover lasciare la sua casa ma era anche molto emozionato dall’idea di vedere un altro posto.

Così, quando la guerra finì, quel birbantello di un re non si lasciò sfuggire l’occasione di farsi una giratina prima di rientrare a casa.

Sì, è anche vero che Poseidone il dio del mare era particolarmente adirato con lui e durante il viaggio di ritorno gli scatenò contro venti furiosi ed onde di burrasca ma Ulisse non fu poi troppo dispiaciuto di naufragare in terre sconosciute e poter dare un’occhiatina.

Ulisse era anche un tipo furbissimo e molto intelligente, così riuscì a scampare ogni pericolo. E di pericoli ne incontrò davvero tanti nel suo lungo viaggio di rientro, durato dieci anni!

Visitò la terra dei Ciclopi, esseri giganteschi e chiacchieroni e qui sfuggì a Polifemo, un gigante di quelli per nulla gentili, con un occhio solo e la brutta abitudine di mangiarsi gli ospiti.

Poi finì sull’isola di Eèa, lungo le coste del nostro italianissimo promontorio del Circeo. A quei tempi vi abitava una maga di nome Circe, anche lei ben poco ospitale. Era solita trasformare chiunque in porcello per poi farne salsicce…e purtroppo anche diversi compagni di Ulisse divennero saporiti insaccati prima di riuscire a fuggire.

Ma altre avventure lo attendevano. La nave di Ulisse attraversò acque pericolosissime, dove vivevano degli esseri belli quanto temibili, le Sirene.

Ulisse discese poi fino allo stretto di Messina, che a quei tempi era abitato sui due lati da due mostri feroci, Scilla e Cariddi. Una aveva sei teste ed un’insaziabile appetito di naviganti, l’altra invece tre volte il giorno inghiottiva l’acqua dello stretto con tutto ciò che vi navigava sopra…davvero una brutta scelta da fare! L’abilità di esperto navigatore lo fece sopravvivere anche stavolta ma perse altri sei dei suoi compagni, divorati dalle sei teste di Scilla.

Insomma il povero Ulisse viaggiò in lungo e in largo e solo dopo questo lunghissimo peregrinare, quando ormai era davvero stanco anche lui, riuscì finalmente a rientrare in patria.

Qui lo attendevano la moglie, il figlio e ancora tante altre avventure…ma questa è un’altra storia!

Se non si ha tanta voglia di raccontare e magari si vuole trascorrere 10 minuti di tranquillità mentre Santo Internet coccola i nostri figli, ecco un video carino…

Odissea in 10 minuti: https://www.youtube.com/watch?v=Ke1-jpmUdEo

Simona Gelardi

Torna in alto