Girellando per Ulm non si può fare a meno di notare l’immagine stilizzata di un uccellino, riprodotta in ogni dove, dalle insegne dei negozi ai volantini di informazioni turistiche.
Sembra infatti che sia proprio merito di un passerotto se la città di Ulm si è potuta dotare di una Cattedrale – peraltro bellissima e ornata da uno dei campanili più alti del mondo.
Si narra che qualche centinaio di anni fa, mentre erano in atto i lavori per la costruzione della grandiosa cattedrale di Ulm, alcuni cittadini stessero trasportando dei lunghi tronchi di legno necessari per la costruzione del tetto. I tronchi erano adagiati di traverso su un carretto da cui fuoriuscivano ai lati. Una volta giunti alle porte della città, i trasportatori si accorsero però che il cancello era troppo stretto e pertanto l’unica soluzione per entrare sembrava quella di abbattere la porta. Mentre si discuteva sulle varie modalità di demolizione del cancello, un passero attirò l’attenzione degli uomini. L’uccello stava volando verso una piccola apertura nella porta, una nicchia stretta e angusta dove presumibilmente stava costruendo un nido. Nel becco teneva infatti un lungo filo di paglia e per infilarsi nell’apertura, il passero aveva semplicemente girato la testa…
I cittadini ebbero dunque una rivelazione. Girarono i tronchi sistemandoli per lungo ed entrarono in città senza fatica.
La storia del passerotto non sembra elogiare troppo l’arguzia dei cittadini di Ulm, che appaiono quantomeno un po’ rintronati tuttavia, con la sua morale rispetto all’importanza di prestare attenzione alle soluzioni semplici, è divenuta popolarissima in città e l’uccellino ne è di conseguenza divenuto il simbolo.